L’Associazione Italiana Linfoistiocitosi Emofagocitica – Mario Ricciardi’s Brothers – Progetto HLH è nata nel 2015 grazie all’iniziativa della famiglia e degli amici di Mario Ricciardi, un ragazzo a cui improvvisamente a fine maggio 2012 si manifestò la Linfoistiocitosi Emofagocitica e perse la sua battaglia il 31 ottobre di quello stesso anno a causa di questa malattia a soli 14 anni.
Ugo, il papà di Mario, dalla perdita del figlio, ha deciso di combattere contro questa terribile malattia, proponendosi di creare un’associazione che potesse promuovere la ricerca medico-scientifica e nel tempo divenire punto di riferimento nazionale per tutti coloro che cercassero informazioni su questa patologia, sulle cure, sui centri specializzati. In questi anni ha trovato il supporto di altre famiglie, che sfortunatamente hanno conosciuto la Linfoistiocitosi Emofagocitica, e di medici esperti del settore. Attraverso l’AILE racconta la storia di suo figlio affinché questa tragica esperienza possa servire per effettuare diagnosi più precoci, insieme a tutti i sostenitori lotta affinché a chi sopravviva a questa malattia sia garantito il diritto ad una vita migliore.
La maggior parte dei medici e dei pediatri non ha ancora una conoscenza approfondita della Linfoistiocitosi Emofagocitica o addirittura non la conosce affatto: questa è sicuramente un’emergenza che va affrontata.
MISSION
VISION
“Individuare, Conoscere e Guarire dalla HLH”
Le malattie rare sono quelle su cui è più difficile fare ricerca sia in termini di casi di studio sia in termini economici. Tutto ciò aumenta i costi della ricerca e della produzione dei cosiddetti “farmaci orfani”, ovvero quei farmaci destinati alla cura di malattie con bassissima frequenza nella popolazione (meno di 1 abitante su 2000).
È necessario sensibilizzare le istituzioni e i soggetti privati sull’importanza che assume la ricerca scientifica per sostenere il diritto alla salute di ogni individuo e, nel contempo, far sì che si crei una rete tra tutti i portatori di interesse al fine di diffondere informazioni e sostegno e sentirsi meno soli.
Crediamo nel valore dell’expertise che dovrebbe essere patrimonio di tutti i centri di cura, evitando di costringere i pazienti ad emigrare per le varie regioni italiane in cerca della struttura più esperta sulla propria malattia.
Comitato scientifico
Dott. Simone Cesaro
Direttore di Oncoematologia Pediatrica presso l’AOU di Verona
Esperto di Trapianto di cellule staminali emopoietiche
Dott. Fabrizio de Benedetti
Direttore della Divisione di Reumatologia e del Laboratorio di Immunoreumatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Esperto in forme secondarie di HLH.
Dott.ssa Fabiola dell'Acqua
Ospedale San Gerardo – ASST Monza Oncoematologia pediatrica
Esperta in forme primarie
Dott.ssa Francesca Minoia
Fondazione IRCCS Ca’ Grande Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Esperta in forme secondarie di HLH
Prof. Claudio Pignata
Professore di Pediatria Generale e Specialistica presso l’ Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”.
Esperto di Immunologia pediatrica.
Dott.ssa Elena Sieni
Ospedale Meyer Firenze – Oncoematologia pediatrica
Coordinatrice del Gruppo di Lavoro sulle Istiocitosi della Società scientifica AIEOP
Dott.ssa Silvia Ricci
Immunologia Pediatrica presso l’Ospedale Pediatrico A.Meyer
Ricercatrice universitaria presso Dipartimento Scienze della Salute, Università degli studi di Firenze