I disturbi neurologici nell’HLH: una vera e propria sfida diagnostica.

Malatirari Disturbi neurologici hlh

Le manifestazioni cliniche dell’HLH

Le manifestazioni cliniche della HLH sono molte e a carico di diversi organi. Le sintomatologie principali sono le linfoadenopatie, epatosplenomegalia, febbre e anomalie neurologiche. Il coinvolgimento del cervello nella HLH è noto da tempo: ma meno noto è il fatto che i disturbi neurologici possono essere l’unica manifestazione clinica della HLH. In questo blog cercherò di riassumere le informazioni scientifiche sulla HLH cerebrale con l’aiuto di un recente articolo scientifico, pubblicato dalla rivista J. Neuropathol. Exp. Neurol., che attraverso una revisione neuropatologica di tutti i casi di HLH, presentatisi alla clinica universitaria di Aurora (Colorado, USA) nel corso degli ultimi 10 anni, e una ricerca bibliografica puntuale, mette in luce diversi aspetti di questa manifestazione clinica, poco conosciuta e sottovalutata (1).

I disturbi neurologici nell’HLH

Una prima osservazione degli autori è la mancanza di dati certi in letteratura sull’incidenza della manifestazione cerebrale. Alcuni autori sostengono che più del 30% di tutti i casi di HLH manifestano sintomi a livello del sistema nervoso centrale (SNC) all’inizio della HLH o durante il corso della malattia. Altri riportano che l’incidenza potrebbe essere diversa nella HLH familiare rispetto a quella secondaria (2), anche se recenti studi (3) mostrano un coinvolgimento del CNS fino al 70% negli adulti. 

La seconda osservazione è che la diagnosi di HLH cerebrale può essere fatta solo con biopsie o autopsie poiché sono molte le cause di comorbidità che possono confondere specialmente nelle forme degli adulti. Sicuramente, sintomi neurologici, quali convulsioni, atassia, paralisi dei nervi cranici, emiplegia / tetraplegia, cambiamento dello stato mentale e / o encefalite, e i dati di imaging (CT scan ,MRI, ecc) forniscono indicazioni preziose, ma rimane determinante l’analisi neuropatologica.

In questo contesto la revisione dei casi condotta dagli autori ha fornito elementi importanti: la constatazione che i risultati istologici sono molto variabili: da un lato possono essere completamente aspecifici e la diagnosi può essere fatta solo nel contesto genetico o in concomitanza con biopsie del midollo osseo, fegato, milza o altri organi. Dall’altro lato dello spettro si osserva distruzione, demielinizzazione o eritrofagocitosi con gravi caratteristiche necrotizzanti specialmente nel cervelletto. 

Inoltre la variabilità interessa anche le fasi della HLH nel singolo individuo: nelle prime fasi della malattia del SNC, può essere presente solo emofagocitosi a livello delle meningi con minima infiltrazione linfoistiocitica che non necessariamente producono sintomi nel paziente, mentre le alterazioni più gravi possono oscurare qualsiasi manifestazione caratteristica dell’HLH.

In entrambe le condizioni il raggiungimento della diagnosi può essere una sfida. 

Conclusioni

Gli autori concludono esortando ad una maggior consapevolezza dell’importanza di raggiungere una diagnosi precoce nell’HLH con coinvolgimento neurologico. Questo permetterebbe il trattamento mirato dei pazienti con disturbi neurologici dovuti all’HLH, in modo da prevenire gravi complicazioni quali disabilità e la morte.

Risulta lampante ancora una volta la necessità di potenziare la ricerca per poter identificare e potenziare nuovi approcci diagnostici e terapeutici, alcuni dei quali sono ancora inesplorati dalle sperimentazioni cliniche attualmente in corso.

 

 

 

Fonti

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